Chef in the City

Ricette Chef in the City

I dolci di Giulia:


Buongiorno ragazzi! Oggi ci cimenteremo in una ricetta non tanto difficile, se non per quanto riguarda aspettare i giusti tempi di lievitazione… sì, perché proprio di un lievitato stiam parlando!

Ma con l’arrivo delle belle giornate tutto sarà più semplice e facile: infatti, mettendo a lievitare il vostro impasto, avrete tempo di fare tantissime Replica NFL Jerseys belle cose, tra cui anche delle lunghe passeggiate all’aria aperta, così non sarete tentati di accendere il forno ed infornare troppo presto il vostro lievitato non ancora del tutto lievitato! :D

Oggi vi propongo la ricetta delle “Girelle” fatte però con il lievito madre, con il quale vi si manterranno morbide per più tempo ed eviteranno di diventare secche il giorno dopo, mentre invece con il lievito di birra dovreste consumarle più velocemente (ovviamente se siete parecchio golosi potrete usare il lievito di birra e mangiarvene a bizzeffe!!). Ma ecco la ricetta:

Ingredienti (per circa 20 girelle):

Per l’impasto:

125 g di lievito madre

350 g di farina 00

150 g di farina Manitoba

200 g di latte

60 g di uova intere

20 g di tuorlo

130 g di zucchero

70 g di burro in pomata

2 g di sale

25 g di scorza d’arancia candita frullata (o pasta d’arancio)

Per il ripieno:

30 g di burro fuso

20 g di zucchero di canna

75 g di uvetta sultanina (già reidratata)

Per la finitura:

1 tuorlo d’uovo + 20 g di latte miscelati insieme per spennellare

Gelatina neutra a freddo q.b. (facoltativa)

 

 

Procedimento:

Per l’impasto: come prima cosa, procuratevi il lievito madre in panetteria, rinfrescatelo 3 volte e lasciatelo lievitare per 3/4 ore in una terrina, coperto con pellicola, a temperatura ambiente (o finchè non avrà triplicato di volume);  dopodichè spezzettiamo il lievito madre nella ciotola della planetaria munita di foglia (all’ultimo corso a cui ho partecipato il maestro pasticcere Luca Montersino ha dichiarato che la foglia è lo strumento più adatto per i lievitati), aggiungiamo le farine, lo zucchero, la scorza d’arancia frullata, l’uovo intero, il tuorlo e metà dose di latte. Azioniamo a media velocità fin quando l’impasto prende corpo, poi uniamo a filo il restante latte. Una volta che l’impasto sarà liscio ed elastico, uniamo a piccoli fiocchi il burro, rigorosamente in pomata altrimenti non si amalgamerà correttamente, e, terminato col burro, uniamo per ultimo ingrediente il sale, regolatore di lievitazione. Quindi ribaltiamo il nostro impasto bello liscio ed elastico sulla spianatoia imburrata, e con le mani leggermente unte di burro diamo al nostro impasto una forma rotonda, come vi dissi tempo fa per le colombe, dunque, lo “pirliamo”. Riponiamo l’impasto in una ciotola coperto con pellicola e lasciamolo riposare in frigo per una notte (o, se non avete tutto questo tempo, basterà anche una mezz’oretta/un’oretta!)

Trascorso questo tempo l’impasto si sarà ormai riposato, e sarà pronto per essere steso. Dividete l’impasto in 2 parti uguali, infarinate il piano di lavoro e stendete col mattarello due rettangoli uguali di circa 45x30 cm e alti circa 4 mm(l’abbiam diviso in due per poterlo lavorare meglio, oppure, dato che dovete dividerlo, poreste pensare di optare per due farciture diverse, e non solo uvetta e zucchero di canna..anche gocce di cioccolato e scorzette d’arancia candite, perché no?! :D ). Dopodichè passate al ripieno.

Per il ripieno:

Spennellate i due rettangoli con il burro fuso lasciando 2 cm circa dal bordo (altrimenti non si attaccherà la pasta ma scivolerà), cospargeteli di zucchero di canna e di uvetta; ora, mantenendo il lato più lungo del rettangolo (quello di 45 cm) verso di voi, iniziate ad arrotolare partendo dal lato più lontano a voi, arrotolando verso la vostra posizione, fino ad arrivare al bordo che avete lasciato pulito e che quindi manterrà il rotolo chiuso. Una volta confezionati entrambi i rotoli, li posizionerete ognuno su di un foglio di pellicola, e andrete ad avvolgerli bene, molto stretti, con essa, in modo che questa darà loro la forma replicas relojes suizos e eviterà di farli sfaldare. Riponeteli entrambi in freezer per circa un quarto d’ora. A questo punto sta a voi decidere: potrete aspettare 15 minuti e poi continuare nella realizzazione della vostra ricetta, oppure congelarli e tirarli fuori all’occorrenza (è questo infatti il momento migliore per il congelamento delle girelle).

Per la finitura: riprendiamo i nostri rotoli ormai congelati, togliamo la pellicola e ricaviamo 10 girelle circa da ciascun rotolo con un coltello a lama affilata, posizioniamo le girelle su delle teglie coperte di carta forno, appoggiamo sopra un foglio di pellicola e lasciamole lievitare alla temperatura di 28°C circa (ad esempio all’interno del vostro forno con la luce accesa) per circa 8 ore (meglio ancora per una notte intera, o per mezza giornata comunque). Dopodichè scopritele, spennellatele con l’uovo sbattuto insieme al latte, e cuocetele in forno statico preriscaldato a 175°C per circa 15/20 minuti o finchè non avranno raggiunto una bella doratura in superficie. Lasciamole raffreddare.

Per renderle più golose, da fredde, potreste spennellarle con della gelatina neutra a freddo! :D

 

Beh come vedete non c’è nulla di difficile, come vi dicevo.. l’unica cosa più complicata sono i tempi d’attesa.. ma il risultato ne vale la pena! E poi, per una mattina, potrete risparmiarvi la colazione al bar e gustarvi comunque un’ottima girella realizzata con le vostre mani.. ci sarà più soddisfazione anche nel fare colazione!

Anche i ragazzi di Comunica hanno avuto l’occasione di assaggiare queste girelle come inizio di un sabato mattina d’Aprile… chissà se anche loro saranno stati soddisfatti di non esser dovuti scendere a far colazione al bar quella mattina??

Beh non vi resta che chiederglielo! E ovviamente non vi replicas relojes espana resta che chiedere consigli alla sottoscritta per eventuali chiarimenti/dubbi!

Alla prossima settimana gente, con tante nuove dolciose novità in arrivo! :D

Giulia





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Chef in the City è la prima gara di cucina amatoriale della provincia di Pesaro e Urbino.